22/05/2025 – Il prossimo 5 giugno si terrà un importante momento di confronto sul tema del futuro dell’automotive, anche se non si tratta di uno dei tanti eventi di settore, bensì un’occasione di studio e analisi in un contesto che rappresenta a livello mondiale il fulcro dell’automotive moderno: la Motor Valley !
Motor Valley significa un’area territoriale all’interno della Regione Emilia Romagna in cui si concentrano aziende fra le più note e le più capaci a livello internazionale, che hanno contribuito allo sviluppo della cultura italiana dell’auto e della tecnologia italiana in moltissimi settori, in tutto il mondo.
La Motor Valley è divenuta un distretto tecnologico, turistico, culturale e formativo che concorre a sostenere la leadership internazionale del settore dell’auto sportiva e di lusso, portandosi dietro la fama e l’innovazione di un enorme indotto di aziende capaci di esprimere competenza e qualità in tanti altri ambiti dell’industria, annoverando anche un polo universitario strettamente collegato alla produzione.
Ed è qui che si svolge da diversi anni il Motor Valley Fest, una rassegna di iniziative sportive, culturali, artistiche, che presenta al mondo tutto ciò che questo distretto è in grado di realizzare e di offrire, attirando cultori e curiosi. Un’occasione che però offre anche un punto di vista avanzato su ciò che questa complessa realtà territoriale intravede all’orizzonte, creando momenti di confronto e tavoli di lavoro per esperti e professionisti dell’economia, della società, della produzione.
Un momento molto importante perché il settore dell’automotive specialistico rappresenta una fetta di mercato molto rilevante a livello internazionale e porta con sé sperimentazioni, così come tendenze di mercato, essendo quindi – a livello industriale italiano – un comparto importante e non solo una nicchia per pochi.
Il 5 giugno si interrogheranno infatti personaggi del calibro di Stefano Domenicali – Presidente e CEO Formula 1, Andrea Pontremoli – CEO Dallara, Claudio Domenicali – CEO Ducati Motor Holding, Stephan Winkelmann – Chairman and CEO Automobili Lamborghini S.p.A. Santo Ficili – CEO Maserati e Alfa Romeo, Horacio Pagani – Founder e Chief Designer di Pagani Automobili, ma anche Brunello Cucinelli – Presidente Esecutivo e Direttore Creativo, Brunello Cucinelli S.p.A. oltre a tanti esperti del mondo accademico e aziendale, cercando di capire come sta evolvendo e come dovrebbe poter evolvere il mercato del lusso (che ha attraversato un periodo critico e un contesto economico europeo poco dinamico) ed in particolare come potranno essere le vetture di lusso ad alte prestazioni, “schiacciate” da normative e da dettami dell’innovazione tecnologica.
Non sappiamo ancora cosa emergerà in questo convegno, ma dalla mia prospettiva vedo un settore che sta imbarcando troppi contenuti e che si trova costretto a investire molto, troppo, per seguire trend di mercato che non rispecchiano bene il ruolo di “imprese motrici” per innovazione e esperienze.
Il mondo dell’auto si è appiattito moltissimo, le tecnologie dell’entertainment la fanno da padrona a tutti i livelli, la generazione di appassionati è cambiata e vive di digitale e adesso intelligenza artificiale; tutto questo è vero, ma c’è e ci sarà sempre una linea di demarcazione netta e immediatamente riconoscibile fra il lavoro di un ingegnere che realizza una casa confortevole, domotica, sostenibile, performante nelle sue caratteristiche e il lavoro di un architetto visionario che sviluppa un concetto ispirato e ispiratore con cui lasciare traccia nei libri.
Le auto sportive di lusso possono virare e muoversi nella direzione delle emozioni e delle esperienze fisiche e sensoriali, frequentando sì il palcoscenico fotografico delle strade più glamour del mondo, ma non utilizzandolo come presupposto per la loro genesi. L’innovazione tecnologica può offrire tante opportunità per alimentare quella combinazione fra passione e funzione, ma può esprimersi nella possibilità di avvicinare talenti appassionati alla storia delle corse e poi della strada, prima che addobbare e appesantire contenitori roboanti di monitor e telemetrie pensati per stupire in un video virale.
Il design e la funzione possono tornare a format più semplici e meno esasperati, spesso imbarazzanti da portare sulle strade comuni, dimensioni e pesi possono seguire in un’ottica di maggiore sostenibilità ed efficienza, così come sistemi di propulsione alternativa a coadiuvare e non sostituire l’emozione di un motore termico.
La storia ha creato mito e leggenda, il presente ha creato assuefazione e rischio di “boring effect” proprio nel lusso. Il futuro può essere scritto diversamente e la possibilità di lavorare nella Motor Valley a stretto contatto con il sistema della ricerca e della formazione (non solo a livello industriale, ma anche sociale e culturale) è certamente fondamentale.
Mi auguro che da questo momento di confronto scaturiscano idee e non solo calcoli, perché il fattore umano deve essere portato sempre più in alto, soprattutto in un’epoca come questa in cui temi forti sono trasformati subito in asset per poter essere sfruttati da pochi. Il valore risiede nella capacità di offrire esperienze migliori e non solo prodotti più performanti, le logiche industriali ed economiche possono seguire un mercato educato ad essere più consapevole e autentico, il profitto non mancherà!
A cura di Davide Diurisi (CEO MITO LUXURY – www.linkedin.com/in/davidediurisi/)