4/04/2024 – In Italia respiriamo da tempo valori di grande impatto che riconducono alla cultura di una popolazione, alla storia di luoghi e patrimoni artistici, alla creatività e all’innovazione che da sempre hanno caratterizzato il bel Paese.
Molte imprese hanno assorbito, attraverso i loro fondatori, questi valori, traducendoli in esempi di genio e design, così come di capacità artigianale o innovazione, consegnandoci nel corso dei decenni aziende che hanno scritto pagine di storia interessante e affascinante.
Che sia nel campo della moda, del design, dell’auto o dell’architettura, dell’alimentazione o dello sport, il made-in-Italy fatto di imprese storiche è ricco di marchi iconici e famosi in tutto il mondo.
Ma oggi che i mercati corrono a velocità impensabile rispetto a ieri e che la globalizzazione ci impone un’offerta sempre più standardizzata e ottimizzata, complice la difficoltà nel tramandare le tradizioni della manifattura di un tempo alle generazioni future e – ancora – l’avvento di un modello di consumo e di acquisto in stile fast-food, il valore di un’impresa va ricercato e costruito in modo differente, cercando di bilanciare storia passata e futuro in un sistema virtuoso.
Nascono così diverse iniziative a tutela e supporto dell’eredità storica del made-in-Italy, si costituiscono associazioni e comitati che promuovono i marchi storici, ma il lavoro resta molto complesso proprio perché quel tipo di marchio è confinato in una sorta di nicchia nostalgica in cui andare a curiosare e affascinarsi.
E’ il caso ad esempio dell’associazione “I Centenari“, nata nel 2001 per associare le imprese campane con oltre un secolo di vita e poi dal 2018 con ambito d’azione a livello nazionale, che si propone di varare progetti per valorizzare la capacità delle imprese italiane di tenere insieme memoria e innovazione, con le radici nei territori e con lo sguardo rivolto al futuro.
Antonio Calabrò, oggi direttore della Fondazione Pirelli e presidente di Museimpresa, ha debuttato nel ruolo di presidente onorario dell’Associazione delle aziende storiche familiari italiane, “I Centenari”, in occasione del convegno intitolato «Le aziende storiche costruiscono il futuro» ed ha sottolineando come << valorizzare la storia e l’appartenenza ai territori non è un vezzo dell’impresa, ma significa valorizzare un punto di forza per far crescere le aziende, le filiere e le strutture produttive e guadagnare spazio sui mercati >>.
Il presupposto è certamente ottimo, molte imprese storiche hanno molto da dire, ma il vero valore dovrebbe essere ricercato ed elaborato in nuovi modelli di business che consentano a queste realtà non solo di valorizzarsi sul mercato, quando anche a fare “mentore” per le nuove realtà di valore che troppo spesso poggiano su una base “speculativa” e poco identitaria di un luogo e di un contesto sociale in cui sono nate e si sono sviluppate.
Un esempio molto interessante da osservare, per analogia, è quello dell’École Hermès des savoir-faire. Un programma nato nel 2021, con cui la maison Hermès dedica un’attenzione particolare alla trasmissione dei suoi savoir-faire d’eccezione, ma anche al loro continuo perfezionamento, una scuola accreditata dal Ministero dell’Istruzione francese, che impartisce una formazione coronata da un diploma professionale statale e che fa da faro guida nell’orientare una nuova generazione di artigiani e futuri imprenditori.
In Italia questo schema può essere ancor più incisivo ed efficace, collegando ai luoghi e alla storia dei luoghi un programma di questo genere, integrando proprio i marchi storici che respirano e fanno respirare l’aria di una regione o una città.
Serve sempre un coordinamento di iniziative di valore, non l’accumulo di idee e azioni indipendenti. Anche Fondazione Altagamma gioca un’ottima funzione nella promozione delle aziende eccellenti italiane, ma sotto una regia comune storia, presente e futuro potrebbero offrire alle imprese di oggi grandi opportunità, così come alle imprese di domani un posizionamento eccezionale a livello internazionale.
Un ruolo essenziale nel coordinamento di tali iniziative è poi svolto dal metodo grazie al quale queste azioni possono essere realizzate. E il “mentoring” è una metodologia che consente di ricreare le condizioni di corretto sviluppo nelle realtà che vengono accompagnate alla progettazione strategica.
Metodologia sulla quale MITO Luxury lavora da tempo e che viene esemplificata nella sezione dedicata del “Mentoring Club” .